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Le bustine con involucro in Materiale B: il DuPont Tyvek®.

Le bustine con involucro in Materiale B: il DuPont Tyvek®.

Pubblicato il : 28/02/2019 - Categorie : AZIENDA

Le bustine disseccanti in Tyvek®, ovvero con involucro esterno in Tyvek®, hanno un costo superiore rispetto a quelle in TNT, molto più comuni. Tuttavia hanno una serie di caratteristiche che le rendono molto più adatte in casi particolari, ad esempio nell'alta moda (grazie alla resa estetica nettamente superiore), nell'industria ottica, alimentare e farmaceutica (grazie alle speciali caratteristiche tecniche di questo tessuto).

Ma andiamo con ordine. In questo articolo vedremo, in particolare:

  1. Quali sono i limiti tecnici delle normali bustine in silica gel o bentonite con involucro in TNT.
  2. Cosa dicono le normative vigenti a livello internazionale.
  3. I diversi settori in cui si utilizzano i sacchetti in Tyvek®, e perché.
  4. Infine, spiegheremo anche perché le bustine essiccanti in Tyvek® non si possono rigenerare: forse il loro unico limite tecnico.

Il problema del TNT: le polveri

I prodotti disidratanti come il classico silica gel o l’argilla attivata – chiamata anche bentonite – trovano larghissimo uso in molteplici applicazioni grazie alla totale assenza di tossicità, facilità di smaltimento e compatibilità praticamente universale con qualsiasi materiale, merce o prodotto, anche se viene a contatto diretto.

Ricordiamo che, per la loro stessa funzione, le bustine essiccanti non possono essere ricoperte di un materiale totalmente impermeabile, o non potrebbero assorbire l'umidità dell'ambiente.
Questo comporta anche, però, che per loro natura tutte le bustine disidratanti in TNT siano caratterizzate da una dispersione delle polveri che si generano dallo sfregamento interno dei granuli. Questo rilascio di polveri è pressoché invisibile; per rendercene conto a occhio nudo dobbiamo osservare bustine di grammatura più corposa in caso di caduta a terra, o se vengono sbattute con forza.

Queste minime polveri sono però comunque presenti, anche se in quantità minuscole e invisibili; in pratica il classico involucro della bustina, realizzato per esempio nel comune Tessuto Non Tessuto, è un materiale poroso e non costituisce una barriera sufficiente per trattenere all’interno della bustina le polveri generare dall’attrito dei vari granuli di materiale disidratante.

L’involucro che non riesce quindi a garantire la totale impermeabilità alla dispersione delle polveri è definito “Materiale A” secondo normative DIN.

Queste polveri che inevitabilmente si disperdono nell’ambiente esterno sono inerti, ma sono pur sempre considerate un elemento contaminate in particolari applicazioni dove non è ammessa nemmeno la più piccola particella estranea.

Quando parliamo di utilizzi particolarmente delicati come nel settore farmaceutico, ottico-fotografico o alimentare c'è quindi necessità di ricorre a involucri che diano maggiori garanzie di sicurezza, garanzia di “Dispersione 0” delle polveri: si ricorre così alle bustine essiccanti in Tyvek®.

Non è finita qui, però. Il Tyvek® trova larga applicazione anche quando l'azienda che ricorre alle bustine disseccanti vuole garantirsi un impatto estetico migliore. Sia la texture del Tyvek®, infatti, sia la sua resa come supporto per la stampa sono decisamente più piacevoli ed estetici rispetto al TNT economico.

Le bustine in Dupont Tyvek®® style 4058 B e le normative

A livello legale si può fare riferimento alle direttive tedesche DIN 55473 per essere sicuri di avere un prodotto che può circolare liberamente in tutta Europa e oltre.

Servono involucri speciali che, in relazione alla normativa DIN 55473, siano certificati come “dust free” ovvero in grado di garantire la totale impermeabilità alla dispersione delle polveri; non a caso si parla anche di “dispersione zero”. Secondo la normativa, l’involucro che presenta queste caratteristiche è definito “Materiale B”.

Le bustine essiccanti devono quindi essere in grado di lasciar entrare l'umidità (affinché venga assorbita), ma non devono lasciar uscire niente, neppure il più minuscolo frammento di polvere. Questo compito viene assolto alla perfezione dal Tyvek®, il cui nome completo, per la precisione, è Dupont Tyvek®® style 4058 B.

Le bustine in Tyvek® possono essere prodotte in qualsiasi grammatura e sono di qualità particolarmente pregiata non solo perché certificate a zero dispersione di polvere, ma anche perché sono particolarmente robuste e più resistenti rispetto alle normali bustine di silica gel con involucro in Tessuto Non Tessuto (Tnt).

Altra grande peculiarità del Tyvek® rispetto al comune TNT è la possibilità di personalizzare l’involucro con loghi o scritte caratterizzate da una stampa molto piena e di ottima qualità. Rispetto al TNT il Tyvek® è un materiale che si presenta di colore bianco intenso e ha una superficie particolarmente liscia. Si tratta di un supporto eccellente per la stampa ad inchiostro e permette di creare bustine con una stampa che non ha niente da invidiare alla stampa su carta in quanto l’inchiostro è impresso su un materiale che lo mantiene stabile (la stampa non si scolora mai) e particolarmente piena ed evidente, con ottima definizione.

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Noi di Disidry Silica Gel forniamo una vasta gamma di bustine essiccanti in Tyvek®, sia disponibili al pronto che personalizzabili (per peso, misure e stampe) su ordinazione.

Le nostre bustine in Tyvek® coprono una vasta gamma che parte dalle speciali Microbags da 1 grammo fino alla grammatura da 30 grammi. Abbiamo comunemente pronte ed a disposizione bustine In Dupont Tyvek®® nelle grammature di 1 grammo, 2 grammi, 5 grammi e 30 grammi.
Su specifica del cliente possiamo realizzare in Tyvek® qualsiasi tipo di grammatura a catalogo. La personalizzazione non si limita al solo impiego di silica gel come materiale disidratante: anche le bustine in argilla attivata (o bentonite) possono essere confezionate in Tyvek®.


Le esigenze dell'industria farmaceutica e ottico-fotografica

essiccanti per settore ottico

Passiamo adesso a vedere le esigenze di quei settori che, per normativa o per esigenze commerciali, hanno bisogno di bustine disidratanti con involucri più sicuri o più performanti rispetto a quelle comuni.

L’industria farmaceutica fa largo uso di prodotti disidratanti in quanto moltissimi principi attivi e farmaci sono estremamente sensibili all’umidità. 

Viene spesso richiesto un confezionamento promiscuo del prodotto disidratante, il quale deve andare a diretto contatto con il farmaco che ovviamene si presenta allo stato solido (compresse o polveri). È quindi spesso necessario studiare soluzioni ad hoc per essere sicuri di rispettare tutte le normative e le esigenze legate al prodotto da conservare.

L’industria ottica e fotografica produce componenti molto sensibili all’umidità, non solo a livello di elettronica ma soprattutto a livello di lenti. È quindi naturale che, per proteggere lenti di qualità particolarmente elevata (dalla normale macchina fotografica al gruppo ottico di un telescopio), sia necessario ricorrere a bustine essiccanti che offrano certezza assoluta sulla totale impermeabilità alla polvere. Il più piccolo granello di polvere di silica gel che arrivasse a depositarsi sulle lenti, infatti, porterebbe a potenziali aberrazioni ottiche nel caso di lenti particolarmente potenti!


Stampa ad altra precisione: le bustine in Tyvek® nell'alta moda

essiccanti per alta moda

Non è solo una questione di normativa: le bustine disseccanti in Tyvek® possono essere scelte, come già detto, anche per la loro resa estetica nettamente superiore.

A questo proposito, è interessante notare che si può comunque ricorrere a tecniche di stampa e personalizzazione delle bustine molto diverse, che portano a una suddivisione ulteriore del prodotto finale.

In particolare, esiste una sostanziale differenza tra bustine prodotte con stampa cosiddetta “in continuo” e quelle che escono dalla stampa singola, pezzo per pezzo.

È importante ribadire che questa volta la differenza è solo estetica: entrambe le tipologie sono prodotte con lo stesso materiale e classificate come involucro “Materiale B” a zero dispersioni di polvere secondo la normativa DIN.

► Bustine in Tyvek® con stampa in continuo

La stampa in continuo è una metodologia di stampa più veloce e rappresenta quindi un processo produttivo di stampa più economico. In pratica la stampa ad inchiostro – siano esse scritte, avvertenze o loghi, sono impresse sull’involucro della bustina quando ancora sono tutte unite assieme in un unico nastro. Questa stampa non consente un esatto centraggio: le scritte o il logo possono risultare decentrate oppure si può avere una ripetizione delle scritte in serie sulla stessa bustina.

Questo tipo di stampa è accettabile in tutti quei contesti in cui la bustina deve avere determinati requisiti tecnici - come appunto la certificazione a 0 dispersioni di polvere – ma non è parimenti richiesto una cura estetica o un determinato livello di presentabilità della bustina stessa.

► Bustine in Tyvek® con stampa singola

Nei settori dove è necessario introdurre una bustina di silica gel in associazione a prodotti di pregio o di elevato valore – si pensi soprattutto a tutto il comparto della moda o della pelletteria – la garanzia di una bustina realizzata in Tyvek® a zero dispersioni di polveri non è più sufficiente.

La bustina deve essere personalizzata con una stampa e soprattutto con un logo aziendale che devono presentarsi con un'alta qualità estetica: la stessa bustina reca infatti un marchio che è parte integrante dell’intero prodotto.

Ecco quindi che si richiede non più una stampa in continuo, ma una stampa più curata e quindi esattamente centrata nel corpo della bustina. Questo tipo di lavorazione, che comporta appunto una stampa esattamente centrata sulla bustina, è un procedimento più raffinato in quanto più lento e con maggior dispendio di inchiostro: basti pensare a cosa può voler dire stampare singolarmente, pezzo per pezzo, lotti composti da migliaia di pezzi .

Questo tipo di stampa pregiata è possibile su tutte le nostre speciali bustine in Tyvek® della tipologia Microbag, ovvero il prodotto più usato richiesto nel settore Alta Moda.

Le bustine in Tyvek® nel settore alimentare

L’utilizzo di bustine disidratanti in associazione ad alimenti sfusi è consentito a patto che vengano rispettati alcuni requisiti.

► In primis, la bustina deve essere tassativamente con involucro in Materiale B. Per quanto il silica gel sia un materiale inerte, la più piccola traccia di polvere è comunque considerato un contaminate che non deve entrare in contatto con cibi ed alimenti.

► In aggiunta a ciò, le bustine devono essere bianche, prive di qualsiasi scritta ad inchiostro. Infatti, l’inchiostro a stampa impresso sull’involucro è sempre una sostanza di natura chimica, un elemento estraneo e potenzialmente contaminante in promiscuità con alimenti sfusi, per quanto non tossica.

Oltre a questi due requisiti fondamentali che caratterizzano la bustina per usi alimentari, sulla stessa deve comunque anche essere specificato l’uso consentito (occorrono apposite certificazioni e garanzie di sicurezza prima di mettere al bustina a contatto con un qualsiasi tipo di alimento sfuso).L’utilizzo di bustine disidratanti in associazione ad alimenti sfusi è consentito a patto che vengano rispettati alcuni requisiti.

La bustina di silica gel può essere messa a contatto diretto esclusivamente con alimenti secchi e non caratterizzati da grassi di qualsiasi natura (oli, burro etc.). In altre parole l’involucro della bustina che entra a contatto con tale alimento sfuso e non confezionato non deve in alcun modo rimanere bagnata o impregnarsi di untuosità, ma deve rimanere asciutta ed indifferente. Non deve essere alterata da eventuali sostanze che possano impregnare l’involucro e quindi alterare o nullificare la tenuta alle polveri del Tyvek®.

Rigenerare i sacchetti essiccanti in Tyvek®

Per quanto riguarda la rigenerazione, le bustine in materiale B non possono essere rigenerate (né quelle in Tyvek®, né altre). Il Tyvek® e gli altri materiali di tipo B rappresentano una barriera insuperabile anche per il vapore, non solo per la polvere.

Potere provare: se si introducono delle bustine in Tyvek® che hanno già assorbito l'umidità all’interno di un forno, il calore applicato trasformerà in vapore l’acqua che si è accumulata nei cristalli del materiale disidratante presente all’interno della bustina.
Tuttavia tale accumulo di vapore non riuscirà ad attraversare i pori del Tyvek® per disperdersi all’esterno. La bustina tenderà quindi a gonfiarsi esattamente come un palloncino, fino ad arrivare alla rottura dell’involucro stesso.


Se avete bisogno di maggiori informazioni o supporto noi di Disidry siamo sempre a vostra disposizione per aiutarvi a trovare la soluzione migliore per le vostre esigenze di conservazione e controllo dell'umidità di prodotti, ambienti, impianti industriali.

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